LA RICERCA
- Diagnosi molecolare geni coinvolti nei tumori cerebrali che vengono offerti alle famiglie dal 2012 ad oggi
- Elenco delle pubblicazioni scientifiche 2012
- Risultati di uno studio in corso presentata all'ultimo congresso ISPNO tenutosi a Toronto a giugno 2012
Le colture cellulari tumorali: una speranza per nuove terapie per i tumori cerebrali del bambino?
Dr. Alessandro Raso, ricercatore presso il Laboratorio di Neurochirurgia dell’Istituto Scientifico Giannina Gaslini
La ricerca sul cancro si prefigge essenzialmente di scoprire i fattori che causano i tumori e cercare nuove possibili strategie di prevenzione e cura. Per tali scopi, gli studi spesso utilizzano modelli che devono rappresentare al meglio le caratteristiche biologiche dei tumori stessi. Le linee cellulari tumorali sono un modello utile, universalmente accettato, per studi volti all’identificazione delle caratteristiche genetiche e biochimiche coinvolte nella patogenesi dei tumori e per la sperimentazione “in vitro” di terapie innovative. Queste colture cellulari sono il frutto di un processo mediante il quale le cellule vengono isolate dalla massa tumorale e coltivate in condizioni controllate, possono essere congelate e distribuite a più centri di ricerca al fine di sinergizzare le ricerche. E’ molto importante assicurare la “creazione” di nuove linee cellulari perché la loro disponibilità aumenta le possibilità di studio e di ricerca. Recenti studi hanno evidenziato l'esistenza, all'interno della massa tumorale, di una sottopopolazione di cellule tumorigeniche, che sarebbe responsabile dell'insorgenza e del mantenimento del tumore. Tali cellule sono state definite Staminali Tumorali (ST) grazie alla loro capacità di autorinnovamento, ovvero la possibilità di duplicarsi innumerevoli volte se sottoposte ad opportuni stimoli. Questa popolazione cellulare, analogamente alle cellule staminali normali, risulta non specializzata e potenzialmente in grado di dare origine a differenti tipologie cellulari, anche tumorali. Il concetto di ST come progenitrice tumorale è stato proposto già negli anni cinquanta ma, a causa della mancanza di una tecnologia adeguata, non è stato possibile provarne la validità sino ad oggi. Nel nostro Laboratorio dal 2004 ci occupiamo della stabilizzazione e caratterizzazione di colture cellulari da tumori del Sistema Nervoso Centrale dei bambini. Abbiamo individuato e messo a punto uno specifico protocollo tecnico riguardante, sia il reperimento che il trasporto del materiale dalla sala operatoria al laboratorio e la sua successiva manipolazione; grazie a ciò è stato possibile ottenere diversi risultati, tra i quali la stabilizzazione di linee cellulari di Medulloblastoma e, più recentemente, di Glioma ad alto grado. In particolare abbiamo isolato una coltura cellulare con fenotipo staminale di Medulloblastoma anaplastico, la variante più aggressiva di questa neoplasia, che nel 2008 è stata oggetto di pubblicazione su una rivista scientifica a carattere internazionale: Neuropathology and Applied Neurobiology. Quest'area di ricerca appare molto promettente per lo sviluppo di nuovi approcci prognostici e terapeutici in neuro-oncologia. La creazione di colture a lungo termine di cellule tumorali dotate di proprietà staminali è un risultato che costituisce la base per studi futuri mirati alla comprensione della biologia dei tumori ed allo sviluppo di nuove terapie per l’eradicazione della loro componente staminale, cioè la loro parte più “resistente”.